La cosiddetta “ansia da primavera”

Disturbo Affettivo Stagionale (SAD)

Quando si parla di disturbi stagionali, spesso si pensa all’inverno e alla mancanza di luce. Ma esiste anche una forma meno conosciuta: quella che arriva con la primavera. Si chiama “ansia da primavera” o, in termini clinici, Disturbo Affettivo Stagionale (SAD) con esordio primaverile. Può sembrare paradossale, visto che la stagione si associa a fiori, sole e buonumore, ma per alcune persone è proprio il cambiamento di clima e di ritmo a causare disagio. I sintomi più comuni includono irritabilità, difficoltà a dormire, calo dell’energia, sbalzi d’umore e, appunto, ansia. Il corpo si deve riadattare all’aumento della luce e della temperatura, e questo può destabilizzare, soprattutto chi è già predisposto a fluttuazioni emotive. Se questa sensazione dura più di qualche giorno e inizia a influenzare il benessere quotidiano, è importante non sottovalutarla. Parlare con uno psicologo può aiutare a capire cosa sta succedendo e trovare strategie per affrontarla meglio.

Come agire

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